• Pubblicata il 06/05/2014
• Autore: Rouge

Sull'autobus - Ancona Trasgressiva

Come ogni pomeriggio al rientro da lavoro ho preso il pullman che, a quell'ora, risultava essere tanto per cambiare, pienissimo. Lavoro in uno studio di avvocati e quindi ero vestita come al solito in modo molto curato. Avevo un vestito di lana nero molto aderente, con sopra una giacchina che finiva in vita. Il mio sedere quindi risaltava alla vista. Sono alta 1,70 e ho una corporatura esile ma con le curve al posto giusto. Sotto al vestito avevo un paio di calze sempre nere coprenti con scarpe con il tacco. Amo molto portare le autoreggenti ed anche in quell'occasione le avevo. Salita sul bus, non essendoci posto, sono rimasta in piedi, stretta tra la gente. Durante il tragitto, ad un certo punto ho sentito come una spinta da dietro ma nel trambusto, non ci avevo prestato attenzione. Dopo una trentina di secondi l'ho sentita di nuovo. A quel punto ho capito che non erano casuali. Guardando dal vetro che rifletteva l'immagine ho notato un 25enne che si era posizionato proprio alle mie spalle e mi fissava il sedere. La prima reazione e' stata di paura, ma poi in mezzo a tutta quella gente, ha prevalso il senso di libidine che mi dava la situazione creatasi. Le "spinte" divennero piu' forti e guardandolo mi accorsi che con gli occhi faceva dei segni ad un altro amico che si trovava poco piu' in la' e che avevo quasi di fronte. Al primo spostarsi di gente l'amico mi si mise proprio davanti...e quindi ero li' con questi due che mi fissavano, ma la cosa mi piaceva, tanto che alla ennesima palpata inarcai il sedere assecondando il movimento. In quel momento, mentre la cosa mi stava dando molto piacere, ecco che accadde la scintilla che scateno' il tutto. Mi accorsi che una signora seduta stava guardando tutta la scena. Mi sentii veramente in imbarazzo e cosi' divincolandomi, senza sapere dove ero arrivata guadagnai l'uscita. Scesa dal bus, affrettai subito il passo poichè fortunatamente ero scesa non molto distante da casa. Avevo timore di girarmi in quanto pensavo che anche loro fossero scesi, ma non era possibile, era stato per loro un attimo di divertimento e stop. Mi voltai, con il gelo mi accorsi che c'erano anche loro. Mi erano a due metri di distanza, e il piu' intraprendente mi sorrise. Svoltai a sinistra, e poi ancora a sinistra, conoscevo la zona. Ad un certo punto, vedendoli sempre li' dietro, ma non volendo che neanche mi avvicinassi troppo a casa, mi fermai, mi girai e gli dissi " ma avete finito di seguirmi?", la risposta fu:"Perchè ti dispiace? Prima non mi sembrava..." Mi resi conto che effettivamente ero stata un po' accondiscendente e forse lo videro anche nello sguardo, talchè subito allungando un braccio il ragazzo mi prese la mano e la porto' verso di lui dicendo " ma tu non hai provato nulla." Feci per ritirare il braccio, ma lui piu' forte mi porto' a se abbracciandomi. In un amen mi fece entrare in un portone semi chiuso e mi bacio'. Mi opposi all'inizio ma per poco. Le mie labbra si aprirono e la mia lingua fu nella sua bocca immediatamente. L'altro pensando a chissa' cosa stava facendo il palo fuori dal portone. Quando si affaccio' mi vide con le mani dell'amico che mi rovistavano dappertutto. Il vestito era alzato, le mie gambe erano in bella vista. Infilai la mia mano ni suoi calzoni e trovai il suo membro completamente eretto. Ebbi una gran voglia di lui, e gli sbottonai i jeans, mi accovacciai e iniziai a godere del suo membro nella mia bocca, per una durata che a me sembro' lunghissima. Ad un certo punto sentii che iniziarono a gonfiarsi le vene del suo pene. Mi fece alzare e mi appoggio' con la pancia al muro. Mi tolse il perizoma che era completamente bagnato e con molta delicatezza mi infilo' il suo membro. Entro' in un attimo tanto ero eccitata. Mi prese sempre piu' forte e mi sbatte' con sempre piu' forza. spingeva , spingeva fino a che mi sposto' su una tavola posta all'ingresso. Cosi' ero supina con alle spalle uno sconosciuto che stava facendomi godere all'inverosimile....Mi disse " e adesso il culo", mi opposi, non volevo, avevo provato dolore le volte che avevo provato. Ma lui "vedrai non ti faro' male...ma tu rilassati" Cosi' feci, rilassai i miei muscoli, lui delicatamente inizio' ad infilarlo. Fui aiutata dal fatto che non aveva un grosso pene e quindi non provai particolare dolore. Un fastidio iniziale, ma quando supero' lo sfintere emisi un gemito che l'amico dal di fuori percepi'. Mi trovo sul tavolo mentre venivo sodomizzata ed allora per partecipare , si mise di fronte e mi fece provare il suo membro. Avevo un pene in bocca ed uno nel sedere in un posto sconosciuto nella penombra. Per 5 minuti continuarono, sfinendomi, quando si senti' scendere le scale. Tutto svani', i due raccolsero le loro cose e sparirono, io feci appena in tempo a tirarmi giu' il vestito e riprendere le mutandine ed il giacchino che erano per terra in mezzo all'atrio ed uscii in strada...

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